Nel 1980 nasce la Funghi Valentina, dedicata alla figlia piccola del proprietario, un luogo sicuro dove proteggere e crescere, proprio come in una famiglia, i propri prodotti. Coltivati e cresciuti con principi naturali, senza conservanti o diserbanti, ma protetti comunque, da eventuali agenti, che possono danneggiarne l’integrità. Come tutte le storie di longevità aziendale ci sono una famiglia, tanto lavoro, caparbietà, capacità, un forte credo e il non arrendersi mai.
La passione per la bassa bolognese nasce da un’infanzia a pesca di ranocchi, a giocare tra balle di fieno e sterminate distese di grano, tra paesaggi colorati dal mutare delle stagioni, dalla crescita delle piante coi loro frutti maturi e profumati, dai tramonti col sole rotondo ingoiato dalla terra, dalle notti d’estate di mietitura e dalla rugiada mattutina (galavèrna in dialetto bolognese).
Un territorio fertile, vocato all’agricoltura, da qui è voluto partire, con un’idea che permettesse di restare in quel territorio, vivendo tutto l’anno di agricoltura, con la complicità della moderna tecnologia.
Innamorato di questi luoghi, il fondatore volle farne la sua vita, con l’intuizione geniale del cercare un sistema per difendere il frutto di tanto lavoro: dagli attacchi degli insetti, dalla cruenza della grandine, dalla durezza della siccità. L’idea: la coltura in serra, sicura, intensiva, a ciclo continuo e la fungicoltura, appena arrivata in Italia, a fine anni ‘70. Nel 1980 nasce la Funghi Valentina, dedicata alla figlia piccola.