In Occidente, fin dall’antichità, i funghi sono stati visti con sospetto per la velonisità di alcune varietà, in certi casi addirittura mortali (ad esempio l’Amanita phalloides). In Oriente invece, il fungo è ritenuto un prezioso complemento terapeutico all’alimentazione e da secoli i funghi medicinali vengono impiegati dalla Medicina Tradizionale Cinese per la cura di moltissime patologie (micoterapia).
Infatti i funghi, vivendo in un ambiente molto ostile, per sopravvivere a insetti, microbi e sbalzi termici, devono produrre varie sostanze tra cui antibiotici, vitamine del gruppo D e B e preziosi oligoelementi. Pur possedendo tutti delle proprietà comuni, ogni fungo, a seconda della famiglia di appartenenza ha, in relazione alla sua composizione chimica, un’attività farmacologica diversa. Tutti i funghi quindi sono ricchi di oligoelementi, vitamine e sostanze immunostimolanti in generale, ma ognuno di essi ha delle peculiarità.
Le proprietà terapeutiche dei funghi possono essere sfruttate dall’uomo consumandoli come cibo in via preventiva, o assumendoli sotto forma di estratti o di
compresse o capsule, forme queste più adatte a persone affette da vere e proprie patologie.
Sono particolarmente indicati nel trattamento di patologie metaboliche quali diabete ed ipercolesterolemia in generale, ma anche nella sindrome metabolica, condizione oggi frequentissima, correlata a sedentarietà ed obesità e premessa di molte altre patologie. I funghi medicinali sono anche specificatamente indicati nelle patologie degenerative più gravi, quali il cancro. In queste affezioni possono svolgere un interessante ruolo di complementarietà e potenziamento delle terapie ufficiali, quali chemioterapia e radioterapia.
Nell’ambito dei più di 400 funghi, di cui sono stati riconosciuti proprietà medicinali, in questo articolo riportiamo i 12 funghi medicinali più importanti, le cui proprietà qui riportate sono supportate da numerosi studi. Sono inoltre anche i più facili da reperire sul mercato e ad un prezzo ragionevole.
I 12 funghi medicinali:
Agaricus blazei murrill
Auricularia auricula-judae
Coprinus comatus
Cordyceps sinensis
Coriolus versicolor
Ganoderma lucidum (Reishi)
Hericium erinaceus
Maitake (Grifola frondosa)
Shiitake (Lentinus edodes)
Pleurotus ostreatus
Polyporus umbrellatus
Poria cocos
Agaricus blazei murrill (ABM)
Agaricus Blazei Murrill fungoAnche conosciuto con il nome giapponese di Himematsutake, l’Agaricus Blazei Murrill (ABM) è un fungo proveniente dalle regioni montagnose di Piedade, in Brasile. 30 anni fa, negli anni ’90, alcuni epidemiologi, studiando la popolazione nativa della Piedade vicino a S.Paulo, notarono che il tasso di malattie in questa regione era estremamente basso e lo correlarono al consumo regolare nella dieta di questo fungo.
Esperimenti di seguito condotti in Giappone sul topo verificarono che questo fungo determinava una attivazione significativa del sistema immunitario superiore a quella attribuita a shiitake, maitake, reishi e altri funghi “medicinali”. A questo fungo sono state attribuite attività di prevenzione delle malattie neoplastiche, diabete, iperlipidemia, aterosclerosi ed epatite cronica.
Auricularia auricula-judae
L’Auricularia auricula-judae è un fungo commestibile sessile, comune a forma di orecchio, di colore rosso brunastro, gelatinoso, elastico, di sapore dolce e odore impercettibile. Cresce su alberi o parti di albero morte e può raggiungere dimensioni da 3 a 10 cm.
Questo fungo ha un effetto immunostabilizzatore, determina aumento numerico dei globuli bianchi. Ricco in adenosina, favorisce la circolazione sanguigna senza però indurre emorragie, ma ostacola l’aggregazione piastrinica, riduce l’iperlipidemia e quindi previene fenomeni trombotici, l’aterosclerosi, e l’ostruzione dei vasi sanguigni senza aggredire il collagene e preservandone quindi l’integrità. L’inserimento dell’Auricularia nella dieta favorisce un decremento del colesterolo cattivo (LDL), senza alterare i valori del colesterolo buono (HDL).
È in grado di sciogliere placche ateromasiche già esistenti. È un fungo utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, risolvere alterazioni circolatorie, in particolare a livello delle gambe, nell’insufficienza venosa periferica (PVD peripherical vascular disease). Aumenta l’attività del SOD, stimolando l’attività antiossidante e antiinfiammatoria. Attiva la metabolizzazione dell’acido lattico dopo sforzo fisico. Rinforza tutte le mucose ed ha, in generale su di esse un effetto umettante, quindi è utile nella tosse secca, nella faringite, nella sinusite, ma anche nella colite cronica con stipsi. Ha proprietà antidiabetiche attribuibili alla creazione di una massa vischiosa indotta dall’idratazione delle sue fibre che rallenta il transito intestinale e quindi anche l’assorbimento degli zuccheri.
Coprinus Comatus
Il Coprinus comatus è un fungo commestibile comune in tutto il mondo che, con l’invecchiamento, assume un colore bluastro ed è per questo chiamato il “fungo dell’inchiostro”. Esistono più di 100 funghi dell’inchiostro e si trovano su terreni ricchi, non concimati, su prati, campi e giardini e sono molto comuni alle nostre latitudini. Possiede una cappella di 3- 6 cm, di forma da ovale a campanulata sulla sommità, gambo sottile e allungato che può arrivare fino a 20 cm. È per lo più bianco e coperto da fitte squame. invecchiando la cappella annerisce, si apre ed assume un colore nerastro e deperisce.
Il Coprinus contiene molti minerali, tra cui i principali sono potassio e vanadio, ma anche calcio, ferro, rame e zinco. E’ ricco di aminoacidi tra cui 8 essenziali e dal 20 al 40% di proteine, vitamine C, D, E e gruppo B (soprattutto Niacina). Grazie al contenuto in vanadio il Coprinus comatus è un fungo che ha come organo bersaglio il pancreas endocrino e le sue affezioni: diabete di tipo I e II. Il vanadio, in questo peculiare fitocomplesso, è responsabile dell’effetto antidiabetico che si manifesta, a livello periferico, attraverso la sensibilizzazione dei recettori cellulari per l’insulina, e a livello centrale con la revitalizzazione con capacità rigenerativa delle isole di Langerahans (cellule beta pancreatiche) residue e, ad oggi, non sono stati segnalati effetti collaterali, a differenza di quanto riportato con l’uso del singolo minerale vanadio.
Studi sull’utilizzo di questo fungo hanno evidenziato una veloce (90’) e persistente riduzione della glicemia (6 ore) caratterizzandolo come un vero e proprio ipoglicemizzante orale senza tuttavia gli effetti colaterali dei farmaci ipoglicemizzanti. Aiuta la digestione e coadiuva la riduzione ponderale a parità di apporto calorico-energetico. Migliora anche la circolazione sanguigna e previene l’aterosclerosi concorrendo a sciogliere le placche ateromasiche e a rendere più elastiche le pareti arteriose. Per questo fungo è stata notata una azione antitumorale soprattutto a livello dei tessuti connettivi e di sostegno.
Cordyceps sinensis
il fungo cordyceps sinensisIl Cordyceps sinensis, anche conosciuto come Dong Chong Xia Cao, o Tochukaso, è un fungo parassita di un lepidottero della famiglia delle Hepialidae, di cui invade progressivamente la larva affondata nel terreno. E’ originario dell’altopiano tibetano (regione Qinghai) tra le 3.000 e i 5.000 metri slm. Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è considerato il fungo della potenza, in quanto conferisce vigore, resistenza e forza di volontà.
Secondo la MTC sostiene i reni che immagazzinano l’energia vitale. Il Cordyceps aiuta a rigenerare l’organismo in seguito a malattie apportando energia a corpo e mente. Stimola il sistema immunitario attraverso la stimolazione delle placche di Peyer e l’attivazione dei macrofagi e delle NK. Contiene cordicepina che ha effetto simile agli antibiotici, limita la crescita di Clostridium perfringens e Clostridium paraputricum (batteri patogeni anaerobici ed acidificanti che favoriscono la comparsa di patologie anche degenerative), ma non distrugge i microorganismi buoni, come i bifidobacteri e i lattobacilli, preservando la corretta flora intestinale.
Ha una funzione stimolante sull’apparato sessuale, sulla produzione di ormoni sessuali e sul sistema neurologico coinvolto nella riproduzione e nella prestazione sessuale. Ha lo stesso effetto di un afrodisiaco. Può essere utile nella depressione quando accompagnata da mancanza di motivazione e di volontà, da paura, ansia e sentimento di vuoto. Alcuni autori sostengono che il suo effetto stimolante sul rilascio ormonale delle ghiandole surrenali funzioni nella gestione dei sintomi dello stress.
L’utilizzo del Cordyceps riduce il colesterolo LDL e VLDL e aumenta il colesterolo buono HDL. Aumenta il livello di corticosteroidi 1 ora dopo l’assunzione. A livello renale protegge i glomeruli: ostacola la formazione di glomerulosclerosi (proliferazione cellulare del mesangio) legata ad aumento delle LDL. È un fungo con un ottimo tropismo per il fegato: dopo 25 giorni di assunzione dell’estratto nei topi si è potuta notare un incremento del 36% delle cellule di Kupfer rispetto ai controlli (modalità dose dipendente). In quest’ottica può essere molto utile nel trattamento della fibrosi epatice e delle forme di epatite virale B e C. È un fungo molto utilizzato per gli atleti per la sua capacità di bonificazione muscolare e di miglioramento della funzione cardiocircolatoria.
Coriolus versicolor
Coriolus versicolor fungo medicinaleIl Coriolus versicolor un fungo di colore variabile considerato non commestibile per la consistenza legnosa e il sapore amaro, che cresce in tutto il mondo su tronchi e ceppi vivi o morti. Da secoli questo fungo è utilizzato in Medicina Tradizionale Cinese come antitumorale e negli anni ‘80 il governo Giapponese ha approvato l’utilizzo dei suoi estratti che attualmente sono tra i farmaci oncologici più venduti in questo Paese.
Nel “Compendium of Chinese Materia Medica” sono registrati più di 120 ceppi di Coriolus versicolor; il suo utilizzo è indicato per detossificare, rinforzare il fisico, aumentare l’energia e stimolare le funzioni immunitarie. Sempre in MTC è indicato clinicamente per varie affezioni tumorali, per l’epatite cronica e per le infezioni del tratto respiratorio superiore, urinario e digestivo.
Negli ultimi 30 anni è stato profondamente studiato anche in occidente sia in vivo che in vitro che in modelli animali. In vitro i suoi estratti sono risultati efficaci nel l’attivazione dei linfociti T, B e dei monociti/macrofagi, delle cellule del midollo osseo, dei Natural Killer e dei linfociti Killer attivati e nell’aumento di espressione di particolari citochine, Tumor Necrosis Factor ed interfe rone. Studi in vivo hanno rivelato che gli estratti acquosi di Coriolus non esercitano effetti visibili su persone normali, mentre sono in grado di ripristinare una rispo sta immunologica in pazienti immunodepressi, con sti molazione del complemento e di specifiche citochine ed interferoni, aumentando la resistenza del paziente a infezioni batteriche o fungine quando somministrato per via intraperitoneale.
Im Oriente, sull’attività di questo fungo medicinale, sono stati effettuati numerosissimi trials clinici, nella maggior parte dei quali la somministrazione orale di Coriolus versicolor fungo intero o biomassa (micelio) ha determinato un notevole incremento della risposta e della qualità della vita del paziente oncologico. Il vantaggio di questa terapia di supporto è l’efficacia di una somministrazione orale e la possibilità di effettuare terapia a lungo termine in quanto molto ben tollerata. Molto importante l’effetto di questo fungo di inibizione dell’attività telomerasica e conseguente promozione della regressione tumorale.
Ganoderma Lucidum - fungo reishiIl
Ganoderma lucidum, anche noto con il nome di Reishi e Ling Zhi, è un fungo non commestibile dalla consistenza legnosa e dal caratteristico aspetto lucido, da cui prende il nome. In Oriente è conosciuto come il “fungo dell’immortalità” o “fungo dei 10.000 anni” o an che “erba della potenza spirituale” ed esistono notizie documentate del suo impiego in Cina vari secoli prima della nascita di Cristo. È un fungo adattogeno in grado di esercitare uno stimolo generale dell’organismo ed un sostegno antisenescenza. E’ annoverato tra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci, in quanto ricchissimo di molecole bioattive: polisaccaridi, triterpeni, sali minerali (ferro, zinco, manganese, magnesio, potassio, germanio e calcio), vitamine del gruppo B, 17 aminoacidi tra cui tutti gli essenziali, steroli e sostanze cortison-like, adenosina e guanosina con effetto antiaggregante piastrinico, miorilassante (muscolo scheletrico) e sedativo del SNC.
I triterpeni sono i principali responsabili delle proprietà adattogene del fungo, mentre il germanio esercita azione ossigenante, effetti antalgici e stimola la produzione di interferone. Le spore del fungo sono particolarmente ricche di triterpeni, mentre il micelio (biomassa) di enzimi e il fungo intero di beta-glucani. A seconda dell’azione ricercata, dovrà essere scelta la parte del fungo (comunque in toto) che più la soddisfi. Andranno quindi utilizzate le spore per una maggiore azione antiallergica, antistaminico ed antiinfiammatoria, il fungo intero per l’azione immunomodulante ed il micelio o le spore per l’azione antiinfiammatoria ed antiaging.
Data la sua azione di sedazione del SNC, il Reishi sarà il fungo di prima scelta anche nei casi di ansia ed insonnia. Il Ganoderma Lucidum esercita una azione di tonificazione sul cuore e sul sistema cardiovascolare sia direttamente, come ritmogeno per il cuore che come effetto ACE-inibitore sull’ipertensione, sia indirettamente agendo come antiaggregante piastrinico e ipocolesterolemizzante.
Questo fungo gode anche di spiccate proprietà antiallergiche ed antiinfiammatorie, grazie alla modulazione del sistema immunitario ed alla presenza di sostanze con azione cortisonica ed antistaminica. L’assunzione di Reishi determina un netto aumento della risposta immune in pazienti immunodepressi e neoplastici e una migliore gestione degli effetti collaterali di chemio e radioterapia. Lavora molto bene in prevenzione, in particolare per le infezioni virali ed esercita una spiccata azione antiossidante proteggendo le strutture cellulari dai danni ossidativi.
E’ di aiuto anche in caso di diabete, dato che la presenza di fibre riduce l’assorbimento enterico del glucosio e gli acidi ganoderici A, B e C determinano una migliore utilizzazione periferica del glucosio ed uno stimolo del metabolismo epatico del glucosio. Il Ganoderma Lucidum possiede infine proprietà epatoprotettrici in particolare nelle epatopatie infiammatorie e nella epatotossicità da che mioterapia, dove stimola una detossificazione e ripristi na la funzionalità epatica.
Hericium herinaceus
L’Hericium erinaceus è un fungo molto raro, considerato una prelibatezza anche se un po’ coriaceo. Si sviluppa preferibilmente su alberi di quercia ancora vivi, oppure su faggio, noce, platani e altre latifoglie. Cresce sul tronco ad una altezza di circa 3-4 metri. Il corpo fruttifero assomiglia alla testa di una scimmia per cui in Asia è chiamato “testa di scimmia”.
L’Hericium contiene numerosi minerali (potassio, zinco, ferro, germanio, selenio e fosforo), tutti gli aminoacidi essenziali, polisaccaridi immunomodulanti (beta glucani) e ad effetto antitumorale (FII 1- FIII2b), ericenoni, erinacine ed un fattore simile al Nerve Growth Factor (NGF). È un fungo che lavora principalmente sui tessuti di derivazione ectodermica (mucose e sistema nervoso).
I suoi effetti terapeutici si esplicano a livello di mucosa gastrica ed intestinale, in quanto ha una azione di rigenerazione delle mucose, e può essere molto utile nel trattamento dei bruciori di stomaco, gastriti, ulcere gastriche e duodenali, infiammazioni croniche delle mucose gastriche anche conseguenti a chemio e radioterapia, coliti ulcerose e morbo di Chron.
La presenza di una sostanza simile al NGF stimola la sintesi di mielina e la ricostruzione delle fibre nervose. I suoi effetti sul sistema nervoso sono multipli ed articolati; il suo utilizzo è utile nel trattamento dell’ansia, dello stress, dei deficit mnemonici e dell’insonnia. Studi clinici hanno riscontrato risultati incoraggianti nel trattamento della sclerosi multipla e del morbo di Alzheimer. La presenza di polisaccaridi immunomodulanti e il suo tropismo per gli epiteli e per il sistema nervoso lo rende utile nel trattamento delle problematiche dermatologiche di derivazione psicosomatica, allergica o da intolle ranza alimentare (dermatiti e neurodermatiti). La capacità di questo fungo di rigenerare la mucosa intestinale e di ripristinare una corretta flora intestinale lo rendono utile nel trattamento delle disbiosi con conseguenti alte razioni infiammatorie della mucosa (Leaky Gut Sindro me).
Maitake
maitake grifola frondosaIl Maitake (nome scientifico: Grifola frondosa) è un fungo giapponese che cresce soprattutto in autunno, in prossimità di querce, ippocastani e faggi e si sviluppa con una struttura porosa e ramificata con cappelle grigio bruno. E’ un fungo molto raro, molto buono e molto prezioso, che un tempo veniva scambiato pari peso in argento (1kg di maitake per 1kg d’argento).
Contiene sali minerali, aminoacidi, vitamine del gruppo B, precursori della vitamina D2 (ergosterolo), polisaccaridi (frazione D) ed enzimi antiossidanti. La somministrazione della polvere del fungo ha evidenziato effetti ipoglicemizzanti, correttivi dell’ipertensione e dell’ipertrigliceridemia. È molto utile quindi nel tratta mento della sindrome metabolica.
Favorisce l’eliminazione degli acidi biliari e dei trigliceridi attraverso le feci. Agisce come regolatore naturale del metabolismo lipidico evitando l’accumulo di grassi a livello epatico. È molto utile nel trattamento della statosi epatica. Riduce l’ipercolesterolemia mantenendo costanti i valori del colesterolo buono HDL.
Contrasta l’aumento del peso corporeo e ha una spiccata azione antidiabetica (diabete II non insulino-dipendente) che si esplica attraverso un innalzamento della sensibilità dei recettori cellulari dell’insulina; favorisce anche un aumento del numero dei recettori per l’insulina aumentando la capacità dell’organismo di riconoscere e meta bolizzare il glucosio.
Conosciuto per i suoi effetti di immunostimolazione attribuiti alla frazione D-polisaccaridica, se somministrato oralmente aumenta l’attività macrofagica, il numero e l’efficacia delle cellule Natural Killer e dei linfociti T citotossici. In Giappone viene utilizzato, in dosaggi da 3 a 7 g al giorno, per la prevenzione della malattia neoplastica, come immunostimolante in pazienti affetti da tumore e come supporto a chemio e radioterapia.
Shiitake
Lo Shiitake (nome scientifico: Lentinus edodes) è un fungo che proviene dall’Oriente, diffuso nel l’antica Cina prima ancora delle coltivazioni di riso e dacentinaia di anni è parte integrante dell’alimentazione Giapponese. Il suo nome deriva da “Shii” (quercia) e “Take” (fungo) perché cresce spontaneamente nei tron chi di questi alberi.
In micoterapia lo Shiitake viene utilizzato prevalentemente nel trattamento delle alterazioni della pressione sanguigna e come immunoregolatore. Utile nei casi di emicrania e tinnito, correlati ad alterazioni circolatorie. Consente di ottenere ottimi risultati nel trattamento del l’ipercolesterolemia, riducendo la colesterolemia totale ed innalzando i valori del colesterolo buono HDL, grazie alla presenza di colina e di eritroadenina che regola il livello di grassi nel sangue attraverso un miglioramento della circolazione sanguigna (aumenta la resistenza periferica, regola la fre quenza e la potenza cardiaca).
Agisce nella prevenzione e nel trattamento dell’aterosclerosi, contribuendo a ripulire le pareti dei vasi dai sedimenti concausa della formazione di placche atero masiche. La vitamina D in esso contenuta favorisce il metabolismo del calcio e contribuisce all’allontanamento di eventuali depositi di calcio nelle pareti arteriose.
Ha effetto alcalinizzante ed è efficace nel trattamento dell’iperuricemia e della gotta. Il Lentinan, polisaccaride ad alto peso molecolare, contenuto sia nel fungo che nel micelio, viene utilizzato in Giappone per via intratumorale nel trattamento dei tumori dello stomaco. È un immunomodulante ed è utilizzato molto nei bambini e nei giovani in caso di indebolimento del sistema immunitario per malattie virali, allergie, infezioni ed infiammazioni bronchiali ed articolari. Nel micelio è contenuto un altra glicoproteina (LEM) ad attività antitumorale come il Lentinan.
Pleurotus Ostreatus
Il Pleurotus ostreatus, chiamato anche orecchione, è il più comune tra i funghi pleuroti, lo si trova in autunno e in inverno nelle zone settentrionali temperate. Cresce su legno morto di latifoglie (pioppo, salice, gelso, ecc.). Lo si può trovare isolato o più frequentemente a gruppi anche cespitosi che formano la tipica cascata con i cappelli posizionati a mensola. E’ un ottimo fungo commestibile dopo prolungata cottura per ammorbidire la struttura soda e tenace della carne.
Questo fungo ha importanti azioni a livello dell’organismo, sopratutto sul sistema digerente e come regolatore dei livelli ematici del colesterolo. Il Pleurotus ostreatus contiene: un’alta percentuale di proteine, di cui 8 amminoacidi essenziali (tutti eccetto il triptofano), le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B7), vitamina C e PP e sali minerali (calcio, magnesio, ferro, rame, manganese, fosforo, potassio, selenio, sodio e zinco). Inoltre il Pleurotus contiene diversi composti bioattivi che sono responsabili degli effetti immunomodulanti, dell’azione antibatterica, antivirale, antinfiammatoria, antitumorali che numerosi studi gli hanno attribuito: betaglucani e glicoproteine, lovastatina, ostreolisina, laccasi, D-glucosio ossidasi, ribonucleasi, lectine dimeriche, peptide di 9 kD con attività ribonucleasica, acido palmitico e linoleico.
Le sostanze bioattive principali, riconducibili all’effetto benefico di questo fungo sull’organismo, sono le fibre alimentari, le vitamine del gruppo B, le numerose sostanze antiossidanti e la lovastatina. Le fibre alimentari rendono il Pleurotus ostreatus un ottimo prebiotico; queste sostanze non sono assorbite dall’organismo ma sono utilizzate dalla flora intestinale. Hanno, inoltre, interessanti proprietà nutrizionali in soggetti aventi diabete, sindrome metabolica, acidosi sistemica, obesità e allergia.
Contenendo una statina naturale (Lovastatina) ha spiccata azione anti-colesterolemica. Il Pleorotus può essere usato, non solo come alimento e farmaco, ma anche industrialmente per assorbire e digerire chiazze di petrolio, eventualmente disperse in acqua; può anche digerire i contenitori in plastica.
Alcuni studi attribuiscono al Pleorotus, assunto in alte dosi, la capacità di aumentare i livelli di testosterone e di estrogeni, proteggendo in tal modo le strutture osse, cerebrali e cardiocircolatorie, oltre a ridurre i fastidiosi sintomi della menopausa.
Polyporus umbrellatus
Polyporus umbellatusIl
Polyporus umbrellatus è un fungo commestibile che cresce in Europa e in Asia in “cespi” di dimensioni e peso anche notevoli, ed è caratterizzato da un sapore dolce, leggermente fresco e un odore neutro. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese questo fungo ha un tropismo sulla milza, sui reni e sulla vescica. In MTC viene utilizzato per smuovere il ristagno di liquidi, quindi per gli edemi e come diuretico, anche in caso di minzione dolorosa ed in generale in tutte le disfunzioni della vescica, dalle infezioni al cancro e dei reni (nefriti).
Nelle infezioni agisce come un antibiotico, mentre l’effetto antitumorale è legato all’inibizione della replicazione del DNA nelle cellule tumorali. Contiene polisaccaridi, polipeptidi, minerali (calcio, potassio, ferro, manganese, rame e zinco) vitamine del gruppo B (in particolare Biotina), e metaboliti secondari (tra cui ergosterina e acido alfaidrossi tetracosanoico).
L’assunzione di Polyporus aumenta la diuresi con eliminazione di sodio, ma non di potassio, per cui viene tutelata la funzione neuro-muscolare. Ha effetto anti-ipertensivo; favorisce il riassorbimento degli edemi; migliora la struttura epidermica con effetto positivo sulle patologie cutanee soprattutto se legate ad un sovraccarico del sistema linfatico; rilassa il tessuto muscolare; rinforza l’apparato respiratorio; rinforza il sistema linfatico ostacolando l’accumulo di liquidi e quindi il ristagno; rinforza il cuore, favorisce la circolazione sanguigna contribuendo alla pulizia dei vasi sanguigni; ripulendo il sistema linfatico esercita un effetto di pre venzione anti-tumorale, ma anche di detossificazione dopo chemioterapia; nel trattamento del carcinoma della vescica ha evidenziato una riduzione delle recidive del 50%. Studi clinici hanno evidenziato l’utilità di questo fungo nel trattamento combinato di carcinomi polmonari e leucemia.
Poria cocos
Poria cocos è un caratteristico fungo ipogeo simile ad una patata, che cresce sottoterra come parassita delle radici di pino e di altre conifere. E’ molto diffuso nelle zone boschive e nei pressi delle conifere della Cina settentrionale.Tradizionalmente viene raccolto dal terreno nella tarda estate, quindi essiccato per lungo tempo fino a che la superficie non appare rugosa; la consistenza è morbida ed ha un sapore dolce o neutro.
Viene ritenuto in grado di depurare l’organismo, migliorare la funzione della milza e conseguentemente, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, di calmare la mente. È inserito in numerose composizioni toniche tradizionali utili in caso di mancanza di appetito, feci diarroiche, nervosismo ed insonnia.
Sono riportati casi di schizofrenia trattati con alte dosi del fungo. Alcuni studiosi hanno paragonato il suo effetto antidepressivo a quello del Prozac. Se assunto come integratore potrebbe rivelarsi utile per placare l’ansia, per facilitare il sonno ma anche per ridurre l’incessante turbinio dei pensieri. Il Poria cocos ha anche un effetto sedativo a livello cardiovascolare ed è indicato in caso di tachicardia, palpitazioni ed insonnia di origine cardiaca. Promuove la diuresi e la rimozione delle tossine che ristagnano con l’accumulo di liquidi nell’organismo.
Il Poria Cocos è un valido alleato anche per il sistema immunitario, in quanto stimola le difese immunitarie ed è indicato per chi si trova in uno stato di debilitazione fisica.
Libri da consultare:
Guarire con i funghi medicinali
Autore: Dott. Ivo Bianchi – Prezzo: 8,50 €
In questo libro del dott. Bianchi si parla dei 12 funghi medicinali più studiati e sperimentati, la cui azione terapeutica è ampiamente provata. Vengono descritti in forma semplice e chiara affinché tutti si possano avvicinare a questo mondo affascinante di cura alternativa